“Sarà interessante vedere come andiamo, come vado e come andremo sul bagnato, quest’anno non c’abbiamo mai corso, solo una volta a Le Mans, ma la moto è cambiata tanto, potrebbe anche aiutarci. Qui sulla carta, sull’asciutto, la pista è più adatta alle Honda, anche se penso che il più grande vantaggio in frenata della Honda è quando si frena da piegati, qui invece sono tutte staccate da dritti e secondo me in questa situazione potremmo soffrire un pò meno. Se sarà asciutto dovremo stare attenti ai freni, che potrebbero essere un problema. Qui abbiamo sia i dischi grandi sia l’air intake, comunque sembra che domani sarà bagnato, vediamo se riusciremo ad andar forte. A me questa pista piace, quindi dobbiamo lavorare e cercare di andare più forte per battagliare con gli spagnoli.”
Rossi prova a spiegare così la situazione di Motegi. La pioggia potrebbe fare la differenza, ma ci sono anche i freni, più volte in difficoltà quest’anno a preoccupare.
I valori in campo dopo Phillip island tra Marquez e Lorenzo sono cambiati?
“Adesso c’è più pressione su Marc, ma è vero che è sempre andato forte, anche a Phillip Island stava andando fortissimo. Rimane lui il mio favorito, ma anche Jorge va forte sempre e comunque in due gare tutto può succedere, soprattutto se sarà bagnato, sarà interessante.”
Rivendendo il contatto tra loro due alla prima curva che idea ti sei fatto?
“Dopo aver rivisto quello che è successo tra Marquez e Lorenzo alla prima curva di Phillip Island, devo dire che la colpa è di tutti e due. E’ vero che Lorenzo era un pò largo, ma anche Marquez è rientrato in pista senza guardare, concorso di colpa 50 e 50”.
Sei stato a trovare Furusawa, di cosa avete parlato?
“E’ stato un incontro di piacere, mi aveva chiesto di andarlo a trovare a casa, abita a Kyoto e siccome lui è stato molto importante per il mio ritorno in Yamaha, sono andato. Siamo stati a pranzo, ma non abbiamo parlato di lavoro.”
Cinque Yamaha in campo, riuscirete a fermare Marquez?
“Difficile, ma dobbiamo dire che ci sono anche quattro o cinque Honda, quindi siamo lì.”